13/09/2023 di Alessia Mocci, campaign manager di Ideaginger.it

L’opportunità di sostenere una campagna di crowdfunding: le persone sono felici di far parte di un bel progetto

Per realizzare bei progetti sono necessari i soldi, che non crescono sugli alberi. I bei progetti interessano tante persone: coloro che li organizzano, chi prende parte ad essi una volta realizzati, la comunità che viene arricchita da questo bene comune. 

Per realizzare bei progetti, quindi, gli organizzatori devono in qualche modo reperire dei fondi: possono coinvolgere degli sponsor o grandi sostenitori, possono metterli di tasca propria o decidere di coinvolgere la comunità con una bella campagna di crowdfunding. In quest’ultimo caso i vantaggi sono diversi:

  • si rende la comunità protagonista del progetto,
  • si responsabilizzano i sostenitori raccontando loro che dietro all’organizzazione del progetto c’è un grande lavoro,
  • si raccolgono fondi.

Se andate a sbirciare un qualsiasi progetto ospitato su Ideaginger.it vedrete che accanto al tab “progetto” e al tab “commenti” c’è quello “sostenitori” in cui mostriamo i nomi delle persone che hanno sostenuto quella campagna specifica e, dopo aver messo i soldi, decidono di mettere la loro firma. Vedere che tantissime persone hanno già creduto in quella campagna e sapere che donando si diventa parte di quella comunità è un incentivo importante che fa la differenza.

Non è solo una questione di soldi

Sostenendo economicamente una campagna di crowdfunding, quindi, una persona entra a far parte del progetto, supera il discorso dei soldi ed entra nell’ottica di realizzare quel qualcosa insieme.

La richiesta del progettista o della progettista non sarà personale ma progettuale, non sarà legata ad un interesse privato ma sarà focalizzata sulla realizzazione di un progetto comune.

Per esempio la donatrice che ha lasciato il seguente commento dice di essere felice di poter contribuire, ringrazia i progettisti per averle dato l’opportunità di far parte del progetto.

La donatrice è una volontaria, regala già il suo tempo, ma non si ferma lì. Alcuni progettisti hanno qualche remora sul chiedere ai volontari di far parte della campagna di crowdfunding lanciata dall’associazione di cui fanno parte, ecco questo è l’esempio lampante che ci dimostra che si tratta di un timore infondato ;)

“Grazie per avermi dato l’occasione di contribuire”

Jennifer ringrazia il progettista della campagna Ondevitare per “aver deciso di condividere questa esperienza”. Davide lo ringrazia per avergli dato “l’occasione di contribuire”.

Il progettista avrebbe potuto stampare il suo libro da solo, ma non l’ha fatto: ha deciso di condividere con generosità un bel progetto con le persone intorno a lui.

Il progettista Kevin Cortella risponde ai vari commenti sottolineando quanto il contributo di ogni singola persona che ha deciso di mettere la sua firma sia importante per raggiungere l’obiettivo. Nessuno fa riferimento “ai soldi” ma tutto ruota intorno alla condivisione di un progetto comune.

Essere contenti di contribuire

Forse la campagna che ha ricevuto i commenti più grati e riconoscenti è stata IL GIARDINO DEI BIMBI DEL MONDO di COSMOHELP Associazione ODV:


“Ringrazio per l’opportunità di donare”, quanto è potente questa frase? 

Quando un progettista decide di lanciare una campagna di crowdfunding sta dando la possibilità alla comunità di prendere parte in un modo unico e irripetibile al progetto. 

E non è un commento isolato dato che anche Ines ringrazia per aver avuto l’opportunità di fare “belle cose” insieme, dopo aver sostenuto il progetto Diamo spazio ai randagi

Le associazioni fanno cose bellissime tutti i giorni, ma spesso non le raccontano alle persone esterne alla realtà. Spesso danno per scontato le storie che custodiscono ed è un peccato! Una campagna di crowdfunding permette di condividere queste storie e, appunto, fare “belle cose” insieme e rafforzare i legami della comunità.

Sostenitori che ringraziano altri sostenitori

Un’idea geniale riguardo i ringraziamenti è partita dal team della campagna Dacci Corda, la progettista Flavia De Marco di Grado Zero ci ha raccontato nella Puntata 12 di Crowdfunding in pillole: “Non era una donazione fine a se stessa. Si trattava di credere in un'idea, in un obiettivo da raggiungere che è diventato collettivo, non solo dei progettisti ma di tutta la comunità. Contribuisco e ringrazio chi lo sta facendo.”

I progettisti hanno quindi chiesto ai sostenitori di ringraziare gli altri donatori e donatrici. 

I ragazzi di GradoZero hanno chiesto ai sostenitori e alle sostenitrici di inviare loro un video in cui ringraziavano le altre persone che, insieme a loro, avevano sostenuto la campagna di crowdfunding e permesso di superare l'obiettivo. Geniale!


In questo modo il singolo sostenitore ha assunto la responsabilità del raggiungimento dell’obiettivo, ha adottato in toto il progetto e ha preso l’impegno di partecipare in prima linea in tutte le fasi della campagna. Alla fine non si trattava di un “semplice” sostegno economico, ma ogni sostenitore è entrato attivamente nel progetto.

Quindi coraggio: date alle persone la possibilità di entrare dentro ai vostri bei progetti e coinvolgetele con una bella campagna di crowdfunding :) 

Ma da dove partire per organizzare una campagna di crowdfunding efficace? Per scoprirlo potete iscrivervi al nostro prossimo webinar!